2 ottobre 2023: Auguri nonni!

Oggi è la festa dei nonni, a Casa Padre Pio con i ragazzi di Casa della Misericordia e tanti bambini abbiamo raccontato storie del passato e fatto la merenda tutti insieme! Un’occasione unica per gioire e sorridere!!! W i nonni

Festeggiamo i nostri nonni

Il prossimo appuntamento, a cui teniamo moltissimo, è la festa dei nonni… il 2 ottobre alla Casa di quartiere Casa Padre Pio dalle 15:00! È vero, noi li festeggiamo tutti i giorni, ma in questo avvenimento saranno proprio al centro delle nostre attenzioni, vi aspettiamo per ascoltare i loro racconti e per fare la merenda tutti insieme.

24 settembre 2023: giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato

24 settembre 2023: Oggi è la giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato. La Cooperativa Sociale Perusia Onlus rinnova il suo impegno fatto ogni giorno di ascolto, accoglienza, cura ed umanità, affinché nessuno si senta solo ed escluso.

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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER LA 109ª GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 2023

(24 settembre 2023)

Liberi di scegliere se migrare o restare

 

Cari fratelli e sorelle!

I flussi migratori dei nostri giorni sono espressione di un fenomeno complesso e articolato, la cui comprensione esige l’analisi attenta di tutti gli aspetti che caratterizzano le diverse tappe dell’esperienza migratoria, dalla partenza all’arrivo, incluso un eventuale ritorno. Con l’intenzione di contribuire a tale sforzo di lettura della realtà, ho deciso di dedicare il Messaggio per la 109a Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato alla libertà che dovrebbe sempre contraddistinguere la scelta di lasciare la propria terra.

“Liberi di partire, liberi di restare”, recitava il titolo di un’iniziativa di solidarietà promossa qualche anno fa dalla Conferenza Episcopale Italiana come risposta concreta alle sfide delle migrazioni contemporanee. E dal mio ascolto costante delle Chiese particolari ho potuto comprovare che la garanzia di tale libertà costituisce una preoccupazione pastorale diffusa e condivisa.

«Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo”» (Mt 2,13). La fuga della Santa Famiglia in Egitto non è frutto di una scelta libera, come del resto non lo furono molte delle migrazioni che hanno segnato la storia del popolo d’Israele. Migrare dovrebbe essere sempre una scelta libera, ma di fatto in moltissimi casi, anche oggi, non lo è. Conflitti, disastri naturali, o più semplicemente l’impossibilità di vivere una vita degna e prospera nella propria terra di origine costringono milioni di persone a partire. Già nel 2003 San Giovanni Paolo II affermava che «costruire condizioni concrete di pace, per quanto concerne i migranti e i rifugiati, significa impegnarsi seriamente a salvaguardare anzitutto il diritto a non emigrare, a vivere cioè in pace e dignità nella propria Patria» (Messaggio per la 90a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, 3).

«Presero il loro bestiame e tutti i beni che avevano acquistato nella terra di Canaan e vennero in Egitto, Giacobbe e con lui tutti i suoi discendenti» (Gen 46,6). È a causa di una grave carestia che Giacobbe con tutta la sua famiglia fu costretto a rifugiarsi in Egitto, dove suo figlio Giuseppe aveva assicurato loro la sopravvivenza. Persecuzioni, guerre, fenomeni atmosferici e miseria sono tra le cause più visibili delle migrazioni forzate contemporanee. I migranti scappano per povertà, per paura, per disperazione. Al fine di eliminare queste cause e porre così termine alle migrazioni forzate è necessario l’impegno comune di tutti, ciascuno secondo le proprie responsabilità. Un impegno che comincia col chiederci che cosa possiamo fare, ma anche cosa dobbiamo smettere di fare. Dobbiamo prodigarci per fermare la corsa agli armamenti, il colonialismo economico, la razzia delle risorse altrui, la devastazione della nostra casa comune.

«Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno» (At 2,44-45). L’ideale della prima comunità cristiana pare così distante dalla realtà odierna! Per fare della migrazione una scelta davvero libera, bisogna sforzarsi di garantire a tutti un’equa partecipazione al bene comune, il rispetto dei diritti fondamentali e l’accesso allo sviluppo umano integrale. Solo così si potrà offrire ad ognuno la possibilità di vivere dignitosamente e realizzarsi personalmente e come famiglia. È chiaro che il compito principale spetta ai Paesi di origine e ai loro governanti, chiamati ad esercitare la buona politica, trasparente, onesta, lungimirante e al servizio di tutti, specialmente dei più vulnerabili. Essi però devono essere messi in condizione di fare questo, senza trovarsi depredati delle proprie risorse naturali e umane e senza ingerenze esterne tese a favorire gli interessi di pochi. E lì dove le circostanze permettano di scegliere se migrare o restare, si dovrà comunque garantire che tale scelta sia informata e ponderata, onde evitare che tanti uomini, donne e bambini cadano vittime di rischiose illusioni o di trafficanti senza scrupoli.

«In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà» (Lv 25,13). La celebrazione del giubileo per il popolo d’Israele rappresentava un atto di giustizia collettivo: tutti potevano «tornare nella situazione originaria, con la cancellazione di ogni debito, la restituzione della terra, e la possibilità di godere di nuovo della libertà propria dei membri del popolo di Dio» (Catechesi, 10 febbraio 2016). Mentre ci avviciniamo al Giubileo del 2025, è bene ricordare questo aspetto delle celebrazioni giubilari. È necessario uno sforzo congiunto dei singoli Paesi e della Comunità internazionale per assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, ossia la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra. Si tratta di un diritto non ancora codificato, ma di fondamentale importanza, la cui garanzia è da comprendersi come corresponsabilità di tutti gli Stati nei confronti di un bene comune che va oltre i confini nazionali. Infatti, poiché le risorse mondiali non sono illimitate, lo sviluppo dei Paesi economicamente più poveri dipende dalla capacità di condivisione che si riesce a generare tra tutti i Paesi. Fino a quando questo diritto non sarà garantito – e si tratta di un cammino lungo – saranno ancora in molti a dover partire per cercare una vita migliore.

«Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi» (Mt 25,35-36). Queste parole suonano come monito costante a riconoscere nel migrante non solo un fratello o una sorella in difficoltà, ma Cristo stesso che bussa alla nostra porta. Perciò, mentre lavoriamo perché ogni migrazione possa essere frutto di una scelta libera, siamo chiamati ad avere il massimo rispetto della dignità di ogni migrante; e ciò significa accompagnare e governare nel miglior modo possibile i flussi, costruendo ponti e non muri, ampliando i canali per una migrazione sicura e regolare. Ovunque decidiamo di costruire il nostro futuro, nel Paese dove siamo nati o altrove, l’importante è che lì ci sia sempre una comunità pronta ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare tutti, senza distinzione e senza lasciare fuori nessuno.

Il percorso sinodale che, come Chiesa, abbiamo intrapreso, ci porta a vedere nelle persone più vulnerabili – e tra questi molti migranti e rifugiati – dei compagni di viaggio speciali, da amare e curare come fratelli e sorelle. Solo camminando insieme potremo andare lontano e raggiungere la meta comune del nostro viaggio.

Roma, San Giovanni in Laterano, 11 maggio 2023

FRANCESCO

 

Preghiera

Dio, Padre onnipotente,
donaci la grazia di impegnarci operosamente
a favore della giustizia, della solidarietà e della pace,
affinché a tutti i tuoi figli sia assicurata
la libertà di scegliere se migrare o restare.

Donaci il coraggio di denunciare
tutti gli orrori del nostro mondo,
di lottare contro ogni ingiustizia
che deturpa la bellezza delle tue creature
e l’armonia della nostra casa comune.

Sostienici con la forza del tuo Spirito,
perché possiamo manifestare la tua tenerezza
ad ogni migrante che poni sul nostro cammino
e diffondere nei cuori e in ogni ambiente
la cultura dell’incontro e della cura.

https://www.vatican.va/

E’ finito il centro estivo! Buona scuola a tutti

Oggi è l’ultimo giorno del centro estivo. In queste settimane sono successe numerose magie: sono nate nuove amicizie, i bambini hanno condiviso storie ed esperienze con i nonni di Casa Padre Pio e con i ragazzi di Casa della Misericordia, i piccoli hanno imparato a coltivare la terra, ad annusare e riconoscere le piante officinali, hanno giocato ed hanno capito quanto sia importante rispettare la natura e gli animali… La musica è stata un vero collante ed ha scatenato divertimento ed emozioni. Quest’estate rimarrà nei cuori di tutti i partecipanti. Ed ora… buona scuola ai nostri splendidi bimbi!!!

Servizio Mensa 2023/2024

Tra pochissimi giorni inizia la scuola! Prima del suono della campanella, la Cooperativa Sociale Perusia Onlus, ha pensato a genitori ed alunni predisponendo il servizio mensa (dal lunedì al venerdì dalle 13.00 alle 15.00) e aiuto compiti (martedì e giovedì dalle 15.00 alle 16.30) presso la scuola primaria “E. De Amicis” di Castel del Piano (in collaborazione con l’oratorio Anspi Pier Giorgio Frassati).

Scarica qui la locandina e il modulo d’iscrizione   Locandina Mensa CDP Perusia 2023_2024

modulo iscrizione Servizio mensa CDP perusia 2023_2024

E da quest’anno con il servizio mensa saremo anche a Mugnano presso la scuola primaria “Mario Lodi” dal lunedì al venerdì dalle 13.00 alle 15.00.

Scarica qui la locandina e il modulo d’iscrizione Locandina Mensa Perusia 2023 – MUGNANO

modulo iscrizione Servizio mensa MUGNANO perusia 2023_2024

I servizi saranno attivati dal mese di ottobre al raggiungimento di 12 iscrizioni mensili per Mugnano e 10 iscrizioni mensili per Castel del Piano.

I moduli vanno correttamente compilati e rimandati in allegato alla mail info@perusiasociale.org

Per ulteriori informazioni telefona al numero: 075 5149822

Riprende: “Impariamo l’italiano al cinema” 2023-2024

“Impariamo l’italiano al cinema” è un’iniziativa socioculturale rivolta ai beneficiari del Progetto SAI del Comune di Perugia e promossa dalla Cooperativa Sociale Perusia Onlus e Arcisolidarietà Ora D’Aria. Per anni, dal 2015, la rassegna è stata un momento importante di crescita (per insegnanti, operatori e richiedenti asilo), di conoscenza della cultura italiana, di stimolo per la comprensione della lingua. A causa della pandemia è stata interrotta e quest’anno si riprenderà con più grinta perché è necessario ricreare contesti di convivialità e divertimento.

È nata come forma di integrazione dell’insegnamento della lingua italiana e sempre più è divenuta fonte di ascolto, conoscenza e riflessione; infatti, i film scelti, hanno come temi portanti: la famiglia, l’amicizia, la forza di volontà, l’abbattimento di stereotipi, i desideri, il raggiungimento degli obiettivi. Ogni film è poi oggetto di lezioni scolastiche.

La sede è il Cinema Méliès che si trova in Via della Viola, al centro di Perugia, raggiungibile da tutti i beneficiari del Progetto SAI.

Le proiezioni avranno inizio il 21 settembre (dalle 10.00 alle 12.00), si terranno una volta al mese, fino al 6 giugno 2024. Le insegnanti che cureranno l’evento hanno anche scelto quattro film “fuori programma” da proiettare durante iniziative condivise.

 

Scarica qui la locandina: CINEMA PERUSIA 2023 def

E’ iniziato il CENTRO ESTIVO 2023

La prima settimana del nostro CENTRO ESTIVO 2023 è stata intensa e scoppiettante, sicuramente molto partecipata! E’ stata ricca di scambi, condivisioni, storie, giochi, giardinaggio e musica!!! Anche da noi c’è un po’ di Umbria Jazz… Grazie ai bambini che ci riempiono di gioia, grazie agli anziani che sanno sempre darci tanta saggezza, grazie ai nostri ragazzi di Casa della Misericordia che ci insegnano ad essere semplici e veri, grazie a tutti gli operatori instancabili e professionali!

Gli scatti fotografici della prima settimana sono nella nostra pagina Facebook

Verso un nuovo welfare per la terza età

La Cooperativa Sociale Perusia oggi è presente ad Assisi, presso la Sala della Pace, per parlare di presente e futuro della riforma dei servizi agli anziani “Verso un nuovo welfare per la terza età”. Pensiamo ai nostri nonni di Casa Padre Pio e stiamo cercando di creare nuovi spazi per essere sempre più accoglienti.

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Una platea di oltre 200 persone ha preso parte ieri al Sacro Convento di Assisi al convegno “Verso un nuovo welfare per la terza età”, organizzato da Cna Pensionati Umbria e da Confcooperative Umbria per aprire il confronto sul presente e sul futuro della riforma dei servizi agli anziani prevista dalla legge delega 33/2023 recentemente approvata.
Relatori autorevoli hanno portato i loro contributi, legati da un tratto comune: declino demografico e invecchiamento della popolazione cambieranno la nostra società e la nostra economia, imponendone un ripensamento non solo in termini di assistenza verso gli anziani.
Nel suo intervento di apertura, Fabiano Coletti, presidente di Cna Pensionati Umbria, è partito proprio dal quadro demografico: in Umbria gli ultra 65enni che oggi rappresentano circa il 29% della popolazione, potrebbero arrivare fra qualche anno secondo le stime del centro di ricerca nazionale CRESME al 37%, mentre la popolazione in età lavorativa scenderà al 34%. Una transizione demografica che, ribadisce Coletti, richiederà il cambio radicale di tutti i servizi pubblici, a partire da quelli socio-sanitari.
I principi cardine della riforma sono stati illustrati dal senatore Franco Zaffini, relatore del provvedimento durante i lavori parlamentari. Da qui a un anno, ha ricordato Zaffini, il Governo dovrà dare attuazione a quanto previsto dalla legge, partendo da un punto fermo: agli anziani va garantito il diritto alla continuità di vita e di cure il più a lungo possibile presso la propria abitazione, senza sradicamenti dalla propria comunità. Zaffini ha sottolineato il fatto che cure e assistenza “di prossimità” – che vanno pensati non come sostitutivi, ma come integrativi di altri servizi, a partire da quelli residenziali – oltre a essere più efficaci, permettono anche una razionalizzazione dei costi, perché scongiurano i tanti ricoveri impropri, le lunghe degenze, gli accessi al pronto soccorso.
L’intervento di mons. Paglia, presidente della commissione governativa per la riforma dell’assistenza agli anziani, ha ricostruito le motivazioni e lo spirito che hanno condotto alla definizione della riforma, ribadendo alcuni principi. A partire dagli anziani come risorsa per la comunità, e non come “scarto”, come persone che svolgono un ruolo attivo nelle famiglie e nella società e di cui la società deve prendersi avvalendosi delle risorse sul territorio, per raggiungere gli anziani nel loro contesto e con formule innovative: perché non è possibile rispondere a nuove esigenze con vecchi strumenti.
Attivazione delle risorse del territorio per fare rete e garantire il diritto al permanere nei posti di vita della popolazione anziana è quanto affermato anche dal presidente di Confcooperative Umbria: dal palco della Sala della Pace Carlo Di Somma ha lanciato l’idea di una co-progettazione che muovendo dalle due associazioni promotrici del convegno si allarghi a tutti gli attori – cooperazione, patronati, associazionismo, farmacie, imprese, fondazioni, enti pubblici – per sperimentare quelle formule nuove di erogazione dei servizi a favore degli anziani più volte richiamate.
Giuseppe Milanese, presidente nazionale di Confcooperative Sanità, a capo di una delle più grandi cooperative italiane in ambito socio-sanitario, sottolinea come il cambiamento demografico in atto ci costringerà a ripensare tutta l’organizzazione del sistema sanitario, rendendo necessaria l’istituzionalizzazione di un nuovo attore tra il fruitore e l’erogatore del servizio: un soggetto terzo che possa definire, una volta messo a fuoco il bisogno della persona anziana non autosufficiente, il mix di misure da garantire in risposta a quel bisogno.
In questo quadro di cambiamenti, anche i patronati, sostiene Valter Marani, direttore generale del patronato EPASA-ITACO Cittadini e Imprese, possono e devono svolgere un nuovo ruolo nella riorganizzazione delle comunità locali, assumendosi anche il compito di far conoscere ai cittadini i diritti di cui possono godere, a fronte di norme sempre più complesse e mutevoli.
Vero e proprio “presidio” a disposizione degli anziani e di tutte le persone è anche la farmacia, afferma Silvia Pagliacci, presidente di Federfarma Umbria. Sono proprio le farmacie, presenti ovunque, anche nei comuni più piccoli, a garantire spesso quell’assistenza di cui le persone hanno bisogno, facendo da tratto d’unione tra i pazienti e i medici, tra le persone e il servizio sanitario. Per questo le farmacie sono già pronte a far parte delle nuove reti chiamate in causa dalla riforma dell’assistenza agli anziani.
Le progettualità chiamano in causa le risorse e l’intervento di Daniela Monni, presidente della Commissione Welfare della Fondazione bancaria Perugia, ha ricordato l’attenzione che la Fondazione riserva attraverso i suoi bandi alle iniziative in ambito sociale e di welfare, attenzione che, afferma Daniela Monni, intende essere assicurata anche per il futuro.
Le conclusioni del pomeriggio di lavori sono state affidate all’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche Sociali Luca Coletto. L’assessore, nel ricordare quanto la sanità sia uscita provata dalla pandemia, ha posto l’accento sul processo di riorganizzazione in atto. Presto si aprirà il dibattitto sul nuovo Piano Socio-sanitario regionale e certamente per la sua attuazione il tema delle risorse nazionali che potremo avere a disposizione farà la differenza.

AGIRE L’ACCOGLIENZA – SPERANZA LONTANO DA CASA: SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DEI RIFUGIATI E DELLE RIFUGIATE

Dagli ultimi dati dell’UNHCR emerge che il numero di persone in fuga nel mondo segna un nuovo record. Alla fine del 2021, le persone in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e violazioni di diritti umani risultavano essere 89,3 milioni, un aumento dell’8 per cento rispetto all’anno precedente e ben oltre il doppio rispetto al dato registrato 10 anni fa. In Italia, sempre secondo l’ultimo report pubblicato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, i rifugiati sono 144.862 e i richiedenti asilo 51.779 per un totale di 196.641. Appartengono a 30 nazionalità diverse e provengono soprattutto dal Corno d’Africa, dall’Africa subsahariana e dal Medio Oriente. Non possiamo rimanere indifferenti. Ed è per questo che martedì 20 giugno 2023, in occasione della Giornata Mondiale dei Rifugiati e delle Rifugiate, si terrà l’evento “Agire l’Accoglienza – Speranza lontano da casa…”.

L’incontro, organizzato da enti che si occupano di accoglienza ed integrazione migranti: Cooperativa Sociale Perusia Onlus, Arcisolidarietà Ora D’Aria, Unitatis Redintegratio, Cidis Onlus, si svolgerà presso la Sala della Fondazione Sant’Anna in Viale Roma 15 dalle 16.

L’articolo completo su: VivoUmbria

Rappresentanti della Cooperativa Perusia a Roma per l’Assemblea di Confcooperative

#Confcooperative23 #Assemblea Oltre 330 delegati provenienti dal territorio si sono ritrovati oggi a Roma per la Conferenza dei Servizi e della Rappresentanza, all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
🎯 Il presidente Gardini ha ricordato Silvio Berlusconi e l’incontro con Confcooperative nel 2008 in cui riconobbe il contributo di Confcooperarive all’economia sociale. Ricordati anche Flavia Franzoni e Giampaolo Brogliato di #Cibabrokers scomparso stamattina
🎯 “Il Paese è cambiato, sono cambiate le nostre imprese, siamo cambiati noi. Dobbiamo essere pronti, adeguati, attenti. Dobbiamo dare stabilità risposte ai bisogni delle nostre associate” ha detto il presidente Gardini aprendo l’incontro.
🎯 “Dobbiamo prenderci cura delle cooperative con risposte sempre più efficaci” ha detto il direttore generale Fabiola Di Loreto, indicando come principali leve di sviluppo: Formazione, digitalizzazione, servizi sartoriali pensati sulle necessità delle nostre cooperative.
🎯 La giornata è proseguita con un ampio dibattito animato dai numerosi contributi dei delegati su temi fondamentali per la crescita delle cooperative, come energia, credito, innovazione, comunità e aree interne, capacità di trovare risposte adeguate alle diverse esigenze delle cooperative e dei territori.
🎯 Nel corso dei lavori un pensiero è andato al compianto direttore centrale Giuseppe Maggi